Padre Domenico De Gregorio nel suo libro ‘Cammarata notizie sul territorio’ scrive che la chiesa di San Giuseppe si deve ritenere costruita per lo meno nella seconda metà del 1500….la statua di San Giuseppe, dopo il colera del 1867, perché nella chiesa si erano seppelliti dei colerosi, venne definitivamente trasportata e onorata in Santa Maria dove, anche prima, veniva portata per la festa. Della venerata immagine di San Giuseppe, posizionata nel quarto altare a destra di chi entra, si sconosce l’autore; con la mano destra sorregge Gesù Bambino, posto in piedi, e con la sinistra impugna un bastone dal quale germogliano gigli bianchi a significare la castità, la purezza e la Santità dello sposo della Vergine Santissima.
La festa del Patriarca San Giuseppe, oltre il 19 marzo, negli anni trenta si festeggiava solennemente la penultima domenica di agosto; successivamente venne spostata al 24 dello stesso mese. Dai primi anni settanta ad oggi la Solennità si celebra il 18 agosto, in modo continuo con la festa del 15 agosto dedicata, da tempo immemorabile, a Maria Santissima di Cacciapensieri. Quella che non è mai cambiata è la commovente partecipazione alla processione dei ceri votivi. Nel vedere tutti quei fedeli che portano, oltre le offerte al Santo, i segni, facilmente leggibili, della devozione, della gratitudine e della speranza, arrizzanu i carni. Con le torce in mano, più o meno pesanti, e a piedi scalzi dalla Gianguarna in Cammarata e da ‘u pizzu comuni in San Giovanni, inizia u viaggiu segno della fede e dell’ enorme devozione che per il Patriarca San Giuseppe si coltiva nelle nostre comunità. Stanchi e accaldati, i partecipanti al corteo, preceduti da antichi Stendardi, ricamati a mano raffiguranti San Giuseppe ed accompagnati dai membri del comitato e dalla banda musicale, arrivano ai piedi del Santo soddisfatti per avere adempiuto alla prummisioni fatta per grazia ricevuta. Le affollate celebrazioni eucaristiche nel Santuario iniziano molto presto, la prima messa delle ore 6,30, seguono le celebrazioni delle 10,00 e delle 11,30, dopo l’arrivo delle torce. Ma il grande appuntamento e con la solenne celebrazione delle 19,30 nella piazza accanto alla chiesa; la statua processionale della Madonna di Cacciapensieri e del Patriarca San Giuseppe vengono accolte da una moltitudine di fedeli, i sacerdoti di Cammarata e San Giovanni concelebrano la santa messa, animata dal grande coro polifonico strumentale. Alla fine della celebrazione inizia la processione delle venerate immagini della Madonna e di San Giuseppe per le vie del quartiere con il suono dei tamburi e della banda musicale intervallato dalla recita del rosario. Attorno a mezzanotte i simulacri rientrano in chiesa ricevendo un ultimo saluto dai festanti fedeli che, dopo aver assistito ai fuochi d’artificio, rientrano a casa contenti per aver ancora una volta onorato al meglio il Padre della Provvidenza e Custode della Sacra Famiglia di Nazaret.